Un belvedere per ricordare Bosa, si inaugura il piazzale del convento restaurato
BOSA. Coinciderà con l'inaugurazione del «Belvedere Monsignor Spanedda» la presentazione del terzo volume sulla “Storia della Sardegna Cristiana e dei suoi santi” realizzato da don Antonio Spada al termine di un impegnativo lavoro di ricerca che ha riassunto alcuni tra i principali fatti della storia civile e religiosa nell'isola degli ultimi tre secoli, con particolare rilievo anche per l'introduzione in questa fase di nuovi culti da parte della popolazione. L'appuntamento, curato dall'assessore alla Cultura Anna Maria Piroddi, è per questo pomeriggio dalle ore 17 presso l'Auditorium dei Cappuccini. Il Belvedere che verrà inaugurato in memoria di monsignor Spanedda che a Bosa operò per molti anni, è rappresentato dal piazzale antistante chiesa e convento settecentesco dei Cappuccini, recentemente sottoposto ad opera di rifacimento attraverso l'utilizzo della trachite rossa proveniente dalle cave bosane. La figura di monsignor Spanedda ha lasciato un ricordo indelebile tra i fedeli che hanno avuto modo di valutare la particolare rilevanza delle sue iniziative, come la nascita dell'Azione cattolica, nel corso della lunga permanenza a Bosa, avvenuta, ininterrotamente, in un periodo compreso tra il 1953 e il 1978. Nell'incontro culturale sono previsti gli interventi introduttivi del sindaco Brigas e dell'assessore Piroddi e le relazioni, inerenti l'analisi del periodo storico trattato nel libro, del vescovo della diocesi Alghero-Bosa Monsignor Antonio Vacca, dell'ex presidente della Regione Giovanni Del Rio, del prorettore dell'Università di Sassari, il bosano Attilio Mastino e dell'autore del libro «Il Belvedere».
(t.s.)
Articolo pubblicato il 12 Ottobre 2001
Fonte: http://ricerca.quotidianiespresso.it/lanuovasardegna/archivio/lanuovasardegna/2001/10/12/SM106.html